Scopello
Scopello è un delizioso piccolo borgo (solo un’ottantina i residenti stabili), situato nel territorio di Castellammare del Golfo in provincia di Trapani e cresciuto attorno a un antico baglio – una fattoria con grande cortile chiuso – risalente al XVIII secolo e a una chiesa, collocati su un’altura che domina il mare.

L'antico borgo e la Tonnara
Sulla costa, in una cala contraddistinta da due faraglioni, a cui deve probabilmente il suo nome (“skopelòs” in greco significa scoglio), si trova la Tonnara di Scopello, una delle più importanti e antiche della Sicilia, il cui corpo principale risale al XV secolo, ma i cui primi fabbricati sono addirittura del XIII.
Nel cortile dell’antico baglio si trovano oggi caffè, piccoli negozi e boutiques, mentre alla Tonnara dall’acqua trasparentissima si può fare il bagno in vista dei Faraglioni.
Per i bagni, vi è anche una spiaggia di ghiaia, più ampia e attrezzata, la spiaggia di Guidaloca, un arco delimitato da rocce più alte sul mare su cui domina una delle torri poste anticamente a guardia della costa, risalente al XVI secolo.
Più a monte della borgata, un bosco che fu eletto a riserva reale di caccia da Ferdinando II di Borbone, a metà Ottocento.
Ormai da molti anni Scopello è meta di turisti provenienti da tutte le parti di Italia e d'Europa per la bellezza del suo litorale e del suo mare, ma anche della sua cucina tradizionale, che all’ottimo pesce della zona unisce i formaggi e le specialità gastronomiche della civiltà contadina.
Nel baglio, durante la stagione estiva, si tengono spesso incontri culturali e serate musicali.

La Riserva Naturale dello Zingaro
Dal territorio di Scopello si accede alla Riserva dello Zingaro, area protetta di grande interesse naturalistico. È estesa per circa 1600 ettari, lungo poco più di 7 km di costa, e unisce il mare incantato a un entroterra selvaggio e incontaminato, per visitare il quale si percorrono a piedi i sentieri che dalle piccole baie affacciate sul litorale conducono fino a 600 m di altezza.
È un piccolo paradiso terrestre, ricco di circa 800 specie di piante e di circa 40 tipi di uccelli che vi nidificano, fra cui alcuni rapaci; baie dall’acqua azzurrissima e trasparente; case coloniche; alberi di carrubo, olivi e, soprattutto, palme nane, simbolo della riserva. I primi insediamenti umani nella zona sono di 35.000 anni fa, durante il paleolitico superiore: si trattava di cacciatori che vivevano nelle sue grotte. La più grande di queste, la grotta dell’Uzzo, era invece dedicata alle pratiche magiche e alla sepoltura, come è testimoniato dai reperti che vi sono stati trovati.
Un altro punto di accesso allo Zingaro si trova all’altra estremità dei suoi sette chilometri, nel territorio di San Vito Lo Capo, anch’essa rinomata località turistica caratterizzata da una lunga e ampia spiaggia di sabbia chiarissima e patria del couscous isolano a base di pesce.
All’interno della Riserva dello Zingaro ci si può avvalere di guide esperte che ogni giorno curano le visite.

Castellammare del Golfo
Per andare a Scopello da Palermo, l’uscita dell’autostrada è a Castellammare del Golfo, il comune nel cui circondario si trova il piccolo borgo. Castellammare merita senz’altro una visita perché è un importante centro che dà il nome all’ampissimo golfo al cui centro ricade e perché forma un suggestivo anfiteatro sul suo porto ricco di negozietti, ristoranti e bar, dove è molto piacevole passeggiare e sostare, magari prendendo l’aperitivo al crepuscolo o cenando la sera.
Del luogo si hanno testimonianze fin dal V secolo a.C., ma furono gli Arabi, agli inizi dell’800 d.C. a costruire il primo nucleo del castello fortificato che si trova a un’estremità del porto e che rese possibile attorno alla sua mole un aggregato urbano consistente. L'edificio venne poi ampliato dai Normanni ed è arrivato fino a noi, con i suoi grandi magazzini e gli altri rimaneggiamenti operati nel corso dei secoli. Gli Arabi chiamarono il paese Al Madarig ("la scalinata", che sembra derivi dalla scalinata che dalla parte più alta del bastione fortificato conduceva al porto) e fin da allora lo scalo assunse la grande importanza commerciale che ha conservato nei secoli successivi. Oggi è porto peschereccio e porto turistico. Una raccomandazione: non andate via da Castellammare senza avere assaggiato le sue caratteristiche cassatelle, dei dolci ripieni di crema di ricotta che non dimenticherete.